Ancora una riunione molto frequentata e piena di discorsi e facce nuove.

Sistemazione dei server nel rack

Dopo una lotta faticosa abbiamo distanziato i due server nel nostro rack di modo da migliorare la circolazione dell’aria e quindi il raffreddamento.

Appena entrati nella nostra stanzina abbiamo verificato che il calore interno era molto minore della nostra precedente visita e che i due server facevano molto meno rumore, probabilmente perché avevamo lasciato la finestra aperta e anche perché tank2 non sembrava più sotto sforzo.

Comunque adesso i due server sono ben distanziati.

Sistema di monitoraggio centralizzato

Già dalla precedente riunione era stata espressa la necessità di avere un sistema di monitoraggio del traffico nella nostra rete.

Usare il sistema con vnstat può essere una prima soluzione che però non può essere usata facilmente sui router con openwrt (perché sembra che dia problemi alla memoria interna obbligando all’uso di chiavette usb esterne) e perché necessita di installazione e configurazione di software su ogni nodo.

C’è la proposta di Salvatore di interrogare i router da un punto centrale usando il protocollo snmp e salvare i dati su un database. Questo sistema permette di monitorare non solo il traffico di rete ma anche il carico di uso della cpu e della memoria nei nodi interrogati e di salvare questi dati in formati che siano poi riutilizzabili anche in altre forme e necessita solo dell’attivazione del protocollo sugli apparati (normalmente presente) che partecipano al monitoraggio.

Nodo di Santa Marta che non fa traffico verso i nostri ip pubblici

Sembra che all’interno della rete della facoltà di ingegneria ci sia un firewall che blocca le connessioni verso i nostri nodi con ip pubblici (isolando di conseguenza anche il nostro sito dall’esterno di internet), probabilmente perché abbiamo fatto troppo traffico dovuto all’attacco al sito web che abbiamo subito nelle settimane passate.

Dobbiamo contattare i responsabili della rete universitaria per sapere con più precisione quel che sta succedendo e trovare un modo per ripristinare questo traffico ora che il nostro sito non dovrebbe più essere attaccabile nei modi precedenti.

Nuovo sito statico con jekyll

Dopo ampia e accesa discussione è stato deciso di provare a trasformare il nostro sito da drupal al generatore di pagine statiche jekyll usando come formato di partenza markdown e un sistema di controllo di versione su git.

Questo dovrebbe permettere di avere un sito meno impegnativo per i nostri server e più facilmente replicabile. Di contro però probabilmente sarà richiesto un livello tecnico più specialistico per la partecipazione alla scrittura di articoli per il nostro sito: per mitigare questo scoglio si è pensato di fissare una riunione mirata, probabilmente (da confermare) già la prossima settimana.