Brevissimo resoconto della trasferta a Lipsia scritta da una persona presente solo gli ultimi tre giorni e che non ha molte competenze tecniche.

La logistica

Il Battle of the Mesh era ospitato dal SubLab, il locale hacklab (o hackerspace così come piace chiamarli in nord Europa), al quarto piano di uno stabilimento industriale in abbandono che ospitava anche altre iniziative come un laboratorio sartoriale.

La situazione era simile a quella che si può incontrare in un comune centro sociale occupato e autogestito italiano: una grande stanza piena di sedie e tavoli che comprendeva un palco per le presentazioni e un bar dove sono stati preparati anche colazioni e cene.

C’erano anche tre stanze separate ed un laboratorio.

Chi c’era

Erano presenti, ovviamente molte esperienze tedesche come il Freifunk, probabilmente l’esperienza più vecchia in Europa fra le reti comunitarie ma anche, se pur piuttosto sottorappresentate, esperienze come Guifi in Spagna e la rete cittadina di Atene.

La presenza italiana era piuttosto numerosa ed attiva sia da Roma che da Firenze ma anche da altre zone come Milano dove ancora non siamo presenti.

Quello che abbiamo fatto

Fondamentalmente si è trattato di una lunga sessione di spippolamento intervallata da alcune presentazioni e immersa in un monte di chiacchiere, la socialità normale per un raduno di nerd di questo genere.

Le presentazioni erano tutte piuttosto tecniche: dal mio punto di vista andavano dall’esoterico fino ad arrivare al difficilmente comprensibile. La partecipazione è sempre stata decisamente attenta, sempre con numerose domande e interesse, tanto che ogni presentazione immancabilmente continuava nelle chiacchiere fra il relatore e gli interessati. Più o meno come sempre.

Il tono era sempre comunque piuttosto informale.

Inoltre durante la manifestazione è stata preparata e resa pubblica la nuova versione del firmware conosciuto come scooreggione alla versione 5.

Da notare che proprio durante questo incontro è stato rilevato e risolto un grave problema al demone olsr che gestisce il routing anche nella rete di Firenze.

Le cose più interessanti

qaul un programma che permette di instaurare un collegamento fra smartphone e computer presenti nelle immediate vicinanze permettendo comunicazioni voip ed invio di files da usare in condizioni di controllo pervasivo. Era ancora decisamente alfa ma sembrava promettere bene.

Le API di freifunk metodo per raccogliere e presentare le caratteristiche dei nodi di reti comunitarie in modo standardizzato, un po’ come dovrebbe fare nodeshot2.